Lunedì 13 Maggio Marco Visciola, del ristorante gastronomico Il Marin all’interno dello store genovese di Eataly, e Giorgio Servetto, che guida la cucina del ristorante Nove, ospitato nella meravigliosa Villa della Pergola di Alassio saranno i protagonisti della prossima cena di beneficenza che si terrà ad Identità Golose Milano, il primo hub internazionale della gastronomia.
Il menu, proposto al prezzo di 200 euro, vini inclusi, prevede sei portate realizzate dai due soci CHIC e il ricavato, coperti i costi, sarà interamente offerto al comitato “Quelli del ponte Morandi”, associazione che rappresenta gli oltre 600 sfollati dopo la tragedia del crollo avvenuto lo scorso 14 agosto.
«L’idea di creare una cena benefica in favore degli sfollati del Ponte Morandi è nata in modo del tutto naturale – spiega Francesca Ricci, manager del Nove dello Chef Servetto e tra le ideatrici di questa iniziativa, insieme a Paolo Marchi – Ci trovavamo a Sanremo in occasione di un evento io, chef Servetto e chef Viscola. Volevamo fare qualcosa per la nostra terra e dare un forte messaggio di solidarietà, perché si sa, i liguri si sanno arrangiare – e se ti levi dalle scatole il prima possibile, anche meglio – ma le conseguenze di una catastrofe del genere non possono essere lasciate inespresse. I ponti creano unione per definizione, vengono costruiti per superare degli ostacoli. Ecco, noi ci siamo fatti portavoce della voglia di superare questo enorme ostacolo. L’abbiamo voluto fare per la nostra terra e per tutti gli sfollati, dei quali non si parla abbastanza».
Sono infatti 619 le persone che non hanno più una casa, da quel tremendo 14 agosto 2018. Persone che nel giro di poche ore hanno dovuto abbandonare per sempre le loro abitazioni, le loro attività e il loro affetti. Gli ostacoli ovviamente non si superano da soli. «È per questo – continua Ricci – che abbiamo chiamato un paio di amici, nonché nostri collaboratori, quali la famiglia Boeri dell’olio Roi e del Taggiasco ExtravirGin di Badalucco e la famiglia Vio dell’azienda vitivinicola e agricola BioVio di Bastia d’Albenga; hanno immediatamente accettato di far parte di questo progetto con enorme entusiasmo.
Aggiunge Marco Visciola: «Il crollo del ponte ci ha molto colpito, com’è evidente. Per tre giorni, appena dopo i fatti, abbiamo portato i pasti agli sfollati, poi come Eataly abbiamo continuato nella nostra opera di sostegno nei loro confronti. Ora le cose sono migliorate, il periodo peggiore pare alle spalle: il turismo è tornato, la città ha ripreso a vivere. Ma dietro alla facciata sono ancora tanti a necessitare di aiuto, penso alle attività commerciali della zona colpita, che vivono una profonda crisi perché attorno a loro è il deserto, non ci abita più nessuno. Ecco allora che il nostro impegno deve continuare».